Martedì 4 ottobre, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, oltre 40 rappresentanti di associazioni di categoria, aziende del territorio, realtà del terzo settore, enti di formazione, cooperative e fondazioni dei territori delle Bormide e del Savonese si sono confrontati sul tema del lavoro, quale condizione necessaria per un’accoglienza matura.

Una data importante, quella scelta per il III Policy Lab, occasione per celebrare la Giornata della memoria e dell’accoglienza, che ricorda l’evento drammatico in cui, il 3 ottobre 2013, persero la vita 368 rifugiati e migranti nel mar Mediterraneo.

Il lavoro e il coinvolgimento delle realtà produttive nel confronto sull’accoglienza sono i temi emersi in modo cruciale durante l’ultimo Policy Lab del 21 giugno, che aveva visto le realtà del territorio confrontarsi sulle sfide da affrontare per creare nuovi sistemi territoriali capaci di prendersi cura della comunità a partire dalle persone più vulnerabili.

Importanti sono stati i contributi introduttivi di Donatella Persico, della Camera di Commercio Riviere di Liguria e l’esperienza dei Custodi del Bello raccontata dal vicepresidente Luciano Marzi.

Alla tavola rotonda conclusiva, moderata da Tiziana Ciampolini di S-Nodi, hanno partecipato Riccardo Viaggi, Assessore al Welfare del Comune di Savona, Annamaria Torterolo, Direttrice ASFOTER- Associazione per la Formazione nel Terziario di Confcommercio, Mattia Minuto, Responsabile Relazioni sindacali, Unione Industriali della Provincia di Savona, Stefano Molinari, Presidente Cooperativa sociale Coedis, Raffaella Gaminara, Unit Manager Randstad Italia Savona, Giorgio Masio, Imprenditore, fondatore del Birrificio dell’Altavia – Azienda Agricola e il presidente della Fondazione Agostino De Mari Luciano Pasquale, a cui è stato affidato il compito di raccogliere gli importanti stimoli.

In modo forte è emersa l’esigenza di passare dalla rete al sistema. Fare rete non basta più. Occorre costruire forme di governance pubblico e privato e sistemi capaci di tenere insieme dimensione sociale, economica e culturale per accelerare forme di inclusione mature che passino necessariamente attraverso il lavoro..

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